Non aspettarlo alla radio...
O meglio, non aspettarti che suoni in radio. Quest'anno il tormentone dell'estate arriva in libreria. Ebbene sì: in un tempo in cui ogni regola è stata stravolta, ogni abitudine modificata, e il cantare a squarciagola reso complicato dalle care mascherine, la hit delle vacanze si fa libro. Il mio libro per la precisione. Che uscirà per fine mese e vorrei far girare su e giù per l’Italia, proprio come se fosse una canzone estiva. Un breve testo, leggero e fresco, che punta a tirar fuori qualcosa di positivo e romantico da questi mesi di grigiore.
Un’idea nata quasi per caso, facendo seguito ad un’iniziativa della rete bibliotecaria della provincia di Varese. Dapprima un semplice sfogo artistico, che si è poi trasformato in qualcosa di più grande. Mi incuriosiva il punto di vista dei ragazzini davanti ai mille divieti che, da un giorno all’altro, sono stati imposti. Negli anni in cui vuoi conquistare il mondo, distruggere le barriere, assaporare la libertà, trovarsi rilegati in casa senza poter esplorare quegli spazi che a mala pena iniziavi a sondare. L’impossibilità di far festa come si deve, quando finalmente i genitori iniziavano ad allentare il guinzaglio. La distanza dagli amici, nel momento in cui sono persino più importanti della famiglia, che ti capisce poco e con cui è un litigio unico. Ripensando alla mia adolescenza, mi sono resa conto che l’avrei presa come una tragedia. Io, che mi sono sentita (e tuttora un po’ mi ci sento ancora) una super sfigata per aver saltato la gita di terza media causa attentati di Madrid che avevano spaventato parecchi padri e madri, credo che l’avrei vissuta davvero male. Sicuramente all’inizio per lo meno.
Così ho provato a rivestire i panni di una teenager, e pian piano la storia è venuta da sé. Mi sono evoluta insieme alla mia protagonista e sono riuscita a tirar fuori un lato speciale da una situazione del tutto paradossale. A volte basta poco per cambiare il proprio punto di vista. Spesso il segreto per vivere meglio la realtà che ci circonda sta esattamente in questo. E ho realizzato che si tratta di un messaggio universale, senza età e senza tempo. Tanto quanto la voglia di reagire, crescere, cambiare, per fronteggiare le avversità della vita. Per questo vi dico di leggere il mio romanzetto ed aiutarmi a farlo diventare il pezzo dell’estate. Sdrammatizziamo quello che ci è capitato, trasformiamolo in qualcosa di positivo, e condividiamo una lettura estiva per ora a distanza, ma presto anche incontrandoci di persona (magari pochi per volta all’inizio).
Non è scritto in modo impeccabile, perché come molti sapranno non sono una scrittrice professionista. Non ha la forma migliore di sempre, perché invece di affidarmi ad un ghostwriter (molto in voga ultimamente) ho preferito tirar fuori il mio stile. Non sarà pubblicato da una casa editrice famosa e prestigiosa, perché quelle senza conoscenze sono tristemente inarrivabili. Non ha alle spalle un mega studio di promozione e marketing, perché ho preferito accorciare i tempi e proporvi il tema ora che è ancora attuale. Non so se è bello o brutto, ma in ogni caso merito o colpa saranno completamente miei. Di sicuro è un qualcosa di genuino, facile, frutto di sincera passione e voglia di mettersi in gioco. Insomma non è perfetto, ma sicuramente è ben "orecchiabile", ed ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo tormentone dell’estate 2020. Lo farete girare insieme a me???
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