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Puglia nel cuore

La prima volta che ci sono stata non avevo neanche dieci mesi. 
E qualcosa deve essere finito nelle mie pappette, deve essersi insinuato nel mio biberon, perché da allora sento un legame speciale con questa regione. Ok, mio papà è originario del Gargano, ma si è trasferito al nord quando era ancora un bambino. Non ha un filo di accento, parla il dialetto lombardo meglio di quello pugliese, e ormai di parenti in quel di Foggia ne rimangono ben pochi. Io sono nata e cresciuta in provincia di Varese, ma mia mamma mi ha tirato su ad orecchiette e cime di rapa, ricetta che ha ereditato dalla mia nonna paterna e che negli anni si è convertita nel mio comfort food per eccellenza. E probabilmente dalla pasta al cuore il passo è breve, perché un pezzettino del mio sicuramente appartiene alla Puglia.

Mi ci hanno portata talmente tante volte, che non le saprei contare. Da piccola rimanevo sveglia per tutto il viaggio, a far compagnia al mio papi, che con la vecchia Toyota prendeva la rincorsa per affrontare meglio le salite degli Appennini. Guai se capitava davanti un camion che ci costringeva a rallentare e ci faceva perdere tutta la potenza guadagnata a fatica. In spiaggia ad aspettarmi ogni anno la mia amichetta Eleonora, con cui giocavo per ore tra castelli di sabbia e bagni infiniti. Ho imparato a mordere la paposcia, un incrocio tra un panino farcito e una pizza, di cui mi sono innamorata. Ho fatto indigestione di insalata di mare, così fresca e tenera. E poi orecchiette, troccoli, pesce spada, e quei pomodorini così gustosi che mangiavo come ciliegie.

Crescendo ho legato con Giulia, una romagnola del mio stesso anno che mi ha fatto fare tante di quelle risate. E poi Marta di Perugia, Roberta e Vera di Potenza…Angela…e Alessia… Un giro di amiche che ritrovavo ogni stagione. Ci beccavamo al bar, lontane dai genitori, per chiacchierare più liberamente ed essere abbordabili dai ragazzini del lido. Io super timida, diventavo bordeaux come niente, ma la cosa si camuffava bene grazie agli effetti che già provocava il sole. Passeggiavamo su e giù per la spiaggia, giulive e serene nella leggerezza dell’adolescenza. Un po’ vergognose nei nostri bikini, un po’ alla ricerca di qualche sguardo. Lo stabilimento scelto dalle rispettive famiglie non offriva praticamente nulla, ma a noi sembrava di avere tutto. Pensare che l’anno in cui i miei hanno deciso di snobbare la Puglia a favore del Brasile [esatto,

In Puglia ci ho fatto la vacanza della maturità, portando cinque compagne del liceo. Unica meta che ci è stata concessa perché conosciuta e ritenuta poco pericolosa, e non troppo costosa dato che avremmo alloggiato nell’appartamento dei miei. Niente movida stile Romagna, nulla di chiccoso come in Versilia, niente vip a mo’ di Sardegna. Ma noi ci siamo divertite un sacco e quei giorni sono volati troppo in fretta. Anni dopo la prima vacanza con Fabiano, il mio principe dagli occhi azzurri. Quei luoghi li avevo visti e rivisti mille volte, ma con lui hanno acquistato un altro sapore ancora. I colori della costa erano ancora più belli, le spiaggette al tramonto non mi erano mai sembrate così romantiche, le passeggiate per le vie del centro storico erano la fine perfetta delle giornate di mare. Con lui ho sfoderato i ristoranti più carini e ci siamo fatti delle cenette da film. Con lui qualche anno mi sono finalmente spinta fino al Salento, e ho scoperto una nuova area della regione del mio cuore.

Quest’anno ci torneremo ed io sono gasatissima. Prima tappa Trani, a seguire qualche giorno tra Ostuni ed Otranto, e poi giù fino alla punta del tacco. Nel risalire tappa obbligata sul Gargano. Curiosissima di vedere queste cittadine che per me sono tutte da scoprire; emozionatissima di tornare in quei luoghi che sono come una seconda casa. Ma ora sarà meglio che inizi a preparare le valigie, perché tra poche ore si parte. Cara culla delle orecchiette, stiamo arrivando!!!

           

 

 

 

Commenti

  1. Anni bellissimi!! Li ricordo ancora con piacere e non vedo L ora di tornare! Il Calenella mi è rimasto nel cuore... e la caduta dal wind surf sul naso invece 😂😂😂

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    Risposte
    1. Anni stupendi <3
      Grazie a te io mi sono sempre ricordata di infilare la tessa sott'acqua quando cadevo, ed aspettare un attimo prima di risalire :-)

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