Mi chiamo Solero...per gli amici Sole. Abito in un appartamentino al piano terra di un condominio signorile che si affaccia sul grande parco del paese. Vivo con la mia mamma e il mio papà da quando avevo poco più di un mese. Mi trovo bene, ho cibo in abbondanza e persino il lusso di poter sgranchire le zampette nel nostro piccolo giardino. Mi piace essere viziato e fare un po' il prezioso. Di giorno però a volte mi annoio, perché rimango solo. Certo ho tanti giochi (papino dice che lui ne aveva meno), ma senza compagnia che divertimento c'è?
Da qualche tempo le cose sono cambiate e io me la spasso alla grande! La mami mi tira giù dalla cesta più tardi, pappiamo la colazione insieme come sempre, e lei non mi fa giusto due coccoline per poi scappare a prepararsi. Ora si fanno un sacco di care, bacini, e ancora care, fusa e strusci. Le faccio compagnia mentre mi pulisce la sabbietta, e se ho voglia la osservo mentre si ravviva i capelli, mette una goccia di profumo e almeno un chilo di burro cacao. Dopo arriva il papi, che per un po' è meglio non disturbare perché appena sveglio ha gli occhi mezzi chiusi e non connette bene. Nessuno va di fretta come succedeva prima; le giacche rimangono al loro posto e le scarpe pure (questo un po' mi spiace perché adoro giocare con le stringhe mentre gli umani se le allacciano). Unica cosa che i miei genitori mi chiedono é di non disturbarli mentre lavorano al pc; però se sto buono buono posso accovacciarmi sulle loro gambe. Ogni tanto mi spupazzano e mi avvicinano allo schermo, se ho capito bene per mostrarmi come un trofeo ai loro amici e colleghi di videochiamata; va bè, per ora non mi dà fastidio ma spero non diventi un'abitudine.
Mammina poi si stacca dal computer e disegna, legge, scrive. E quando lo fa é felice; penso che abbia il cosiddetto animo artista. In alcuni giorni la sala si trasforma in un mix tra una galleria d'arte e la cameretta di una bimba: acquerelli ad asciugare ovunque, disegni stilizzati e pennelli freschi di risciacquo; e guai se per sbaglio li tocco dentro con la coda, o ci volessi giocherellare un po'. La nostra donna di casa non ci tratta male neanche a cibo, ma predilige piatti gustosi e sani. Dice che é importante nutrirsi bene e in modo consapevole, perché in fondo siamo quello che mangiamo. Così come é importante muoversi, ed eccola saltellare mentre segue i suoi corsi online, o assumere strane posizioni di pilates dopo aver acceso candele dalle fragranze discutibili (e su questo mi trovo d'accordo con papino). Inoltre la casa profuma come non mai: pian piano sta ripulendo ogni angolo; so che questo non la diverte, ma le dà soddisfazione il risultato finale quindi mica si tira indietro.
L'altro maschio del focolare passa diverso tempo al suo Mac, é pur sempre un informatico e il loro lavoro fortunatamente non si ferma, ma é molto più riposato in questo periodo. Trova lo spazio per leggiucchiare, ha già finito il libro regalato dalla sua mogliettina, e pratica con costanza un po' di fitness. Canticchia, balla e non si addormenta più sul divano, anzi qualche sera condivide il plaid con la sua bella biondina. I due piccioncini si gustano dei filmetti, di solito é una lotta tra lo smielato e il cruento, e hanno iniziato una serie su Netflix che va rigorosamente vista in inglese per tenere viva la lingua (indovinate chi detta questa regola?).
Ma il vero party inizia ogni giorno alle 18:00! Io mi faccio un piccolo aperitivo con due crocchi e un goccio di acqua fresca, o se mi va di lusso del lattino. Poi mi piazzo sul davanzale della finestra in cucina e aspetto che parta il sound. Le strade vuote e silenziose si riempiono di musica che sgorga da finestre e balconi. La gente si dimena, canta, balla, e sventolano tricolori e disegni di arcobaleni. É un tripudio di suoni e colori, di urla e risate, di persone che condividono a distanza la stessa voglia di vivere e fare casino. É meglio di un concerto dal vivo, ed é pure gratuito. Il tutto dura tra i cinque e i dieci minuti ed é una pura scarica di adrenalina ed energia. Io partecipo a modo mio muovendo la codona a ritmo delle canzoni. A seguire ho appuntamento con gli altri gatti del condominio per scambiarci un parere sulla performance appena conclusa. La mamma mi dà il permesso di uscire, ma si raccomanda sempre di non stare via troppo e tornare prima di cena, perché dice che adesso più che mai, io sono il loro Sole dentro casa!
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