I
o e il mio principe dagli occhi azzurri abbiamo avuto la fortuna di sposarci nel luglio 2019, quando ancora si poteva sognare in grande e non si dovevano fare i conti con restrizioni e incertezze. Se devo essere sincera, prima di viverlo sulla mia pelle, lo sognavo, ma pensavo fosse anche sopravvalutato. Tutte quelle affermazioni tipo: “sarà il giorno più bello della tua vita”, e “non dimenticherai mai quelle sensazioni”, mi sembravano frasi un po’ gonfiate. Quando mi ci sono trovata dentro, però…
L a proposta è arrivata in un momento del tutto inaspettato. Il mio lui è riuscito a far sì che fosse speciale, ma al tempo stesso spontanea. Sicuramente meglio di tutte le versioni che avevo provato ad immaginare. E da lì è iniziato un fantastico percorso che ci ha condotti al grande giorno. A partire dall’abito, a cui tenevo moltissimo e per il quale avevo idee ben precise (a posteriori, tra l’altro, ho scoperto che le mie preferenze erano perfettamente in linea con mie body shape e stagione in armocromia – brava Michi!). Per la scelta ho voluto solo i miei genitori, sicura che mi avrebbero consigliata in modo sincero, ma senza sovrastarmi. Loro sono così nella vita (fortunella io ad averli come mamma e papà). Poi ovviamente l’ho mostrato alle mie testimoni, nonché migliori amiche, che altrimenti non mi avrebbero più parlato. A mia suocera, che con due figli maschiacchi sennò non avrebbe mai vissuto questa esperienza. E infine a mia cugina-fatina-buona, che mi ha aiutata ad indossarlo quell’abito da principessa che da sola non sarei mai riuscita ad infilare.
I n contemporanea, con il mio futuro maritino, sceglievamo location, catering, e progettavamo il nostro viaggio di nozze dall’altra parte del mondo. Quella luna di miele pazzesca tra USA e Polinesia che non dimenticheremo mai. Sempre coccolati e aiutati da famiglia e testimoni, che ci spianavano la strada e ci viziavano. Perché sì, in quell’annetto scarso che ha preceduto il giorno dei giorni, mi sono proprio sentita viziata. Ho avuto la conferma di quanto fossero speciali le persone che mi stavano e mi stanno ancora accanto. Ho realizzato quanto sono fortunata, e che la preparazione è parte integrante del bello di sposarsi. Ricordo le prove di camminata con il mio papi, che non ha mancato una prova e si è impegnato tantissimo (lui che nella vita ha sempre e solo corso). Quanto ero contenta di rivedere per le varie prove abito Margherita! Lei che mi ha seguita con un’attenzione maniacale, e che mi è spiaciuto salutare quando è arrivato il giorno del ritiro e ho realizzato che non sarei più stata “la sua sposina”. E lo studio di acconciatura e make-up? Studio che si è fatta tutto la mia super Jenny, che con una sola prova mi ha convinta appieno. Sì, perché lei non è solo la migliore hair and make-up artist, ormai è anche un’amica, che evidentemente conosce miei stile e gusti mooolto bene. E poi i miei nipoti, damigella e paggetto, che finalmente mi hanno dato il benestare per fare entrare ufficialmente in famiglia quello zio Fabi un po’ rompiscatole, che al cinema parla sempre, e qualche anno prima gli aveva portato via “la loro zia Michi”. E la sorpresa ideata da mio cognato, che ha coinvolto amici e parenti per realizzare il video più divertente di sempre.
M an mano che si avvicinava la fatidica data, temevo che da perfettina quale sono, non sarei riuscita a godermi la festa. E invece quella giornata me la sono goduta tutta! E vorrei riviverla esattamente così com’è stata (con qualche piano che è saltato, il caldo insopportabile, le zanzare che non mi hanno graziata neanche da sposa, ecc.) altre mille volte. Insieme al mio principe con quegli occhi azzurri che, al primo incrocio in chiesa, mi hanno tolto ogni insicurezza. Che mi ha fatto vivere una vera fiaba moderna, e sono certa che mi tratterà sempre come una principessa. …una Principessa 4.0!
D i seguito, se vi va di curiosare, trovate alcune delle tappe più significative del nostro percorso da fidanzatini. Chi era presente al matrimonio probabilmente le ricorderà, perché sono anche parte dei nomi che abbiamo utilizzato su tableau e tavoli per assegnare i posti ai vari ospiti [ai tempi non avevamo ancora Solero e...ops, cercavamo una femmina].
La scintilla
Festa di Capodanno super chic con Fabiano in consolle come Dj d'onore, e Michela miglior cubista indiscussa della serata. Galeotto fu il brindisi di mezzanotte che fece scoccare la scintilla tra i due
Quando si sta bene insieme, si sente il bisogno di creare il proprio nido d'amore. Così i fidanzatini, dopo essersene innamorati a prima vista, comprarono la loro villa (o meglio un modesto appartamentino in Villa)
Gita in barca, a fare da cornice l'incantevole mare della Riserva dello Zingaro... Fabiano estrasse un raffinato anello e pronunciò la domanda fatidica. Una proposta da favola che sorprese Michela e la lasciò senza parole, tanto che Fabiano dovette chiederle se quindi era un sì o un no. Ovviamente era un sì!
Si sa, le famiglie più allegre sono quelle numerose ed i nostri sposini non vogliono essere da meno. Al ritorno dal loro viaggio di nozze arriverà un nuovo coinquilino... AAA gattina cercasi!
Commenti
Posta un commento